1995

venerdì 18 febbraio 2011


"Come ti senti? che bello tra poco parti" domanda ricorrente di questi giorni pre-salto verso la Cina. Mi sento un po come il tizio nella foto, non ho mai capito se si sta tenendo con le mani (ma l'unica che si vede sembra appoggiata pochissimo) oppure se vola realmente, e photoshop non c'entra, nel 1995 non credo esistesse questa magia. E sapete un po mi mancano foto cosi, mezze sgranate, che sono tendenti al blu, credo che siano una rappresentazione della realtà molto più venirtiera delle "perfette" foto odierne, perchè diciamolo noi non siamo perfetti e quindi nemmeno le foto devono esserlo. La prima volta che ho visto questa foto erano otto anni fa (si sto invecchiando), sembra ieri, un regalo di compleanno che solo anni dopo avrei capito quanto valesse, quanto mi avrebbe salvato, quante volte avrei riascoltato quel mondo. E otto anni dopo eccoci qui con la valigia aperta e i libri ben sistemati nel fondo, i vestiti ancora buttati alla rinfusa, almeno una lista delle cose c'è ed è in aggiornamento.
Ci sono cose che non cambieranno mai, Thom Yorke che balla però non me lo aspettavo! La mente capta, salva e cristallizza l'immagine che ha davanti, i ricordi faranno il resto e ecco:
salvare inconsapevolmente i suoni e la sensazione di inadeguatezza dei primi anni 90,
i cartoni giapponesi, bim bum bam, lady oscar, candy candy, il pulmino di scuola giallo, il bullo che sedeva all'ultima fila, posto centrale, che mi prendeva sempre in giro, benedire l'arrivo e la discesa tra le braccia di nonna, la stessa che ora ha 81 anni, il volere un amore esclusivo e dispotico che piacesse e facesse come dicevo io. In fin dei conti niente è cambiato, eppure è cambiato tutto, nella mia testa siamo ancora nel 1995, sono a casa e aspettiamo la Farnesina che ci chiami, che ci dica che è vivo, gli scambi di telefonate, in realtà non ricordo se fosse quell'anno o qualche anno dopo, ma non importa.
E adesso tocca a me, come mi sento? completamente calma, prima della tempesta.

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