Or maybe it's the weather or something like that...

domenica 8 maggio 2011
L'altra sera, quando ho desiderato di morire più volte, qui, nella città che mi ha aperto le braccia fin dal primo peperoncino, fin dalla prima Tsingtao 大, qui dove vorrei ritornare. Perchè? Dopo vari mal di testa la conclusione è al quanto banale: non serve scappare dall'altra parte del mondo per avere una vita libera da tutte le paranoie, queste sono nella tua testa, nel tuo stomaco, nelle unghie sbieche, nel voler provare di tutto pur di lasciarle scorrere via, come acqua sporca. In questi mesi ci sono stati momenti in cui sono stata veramente felice al cento per cento, quasi troppo piena di felicità da dormirci sopra e svegliarmi ridendo come una matta, è bastato trovare le persone giuste, è bastato un "mi piace" su una foto, dopo anni di silenzio, un segnale che hai buttato uno sguardo alla mia vita. Per il resto la vita piena di lezioni, di posti nuovi ha eclissato dalla mente il lato negativo dello stare lontano, e qui cito una chiacchierata dell'altra sera:
"ci sono amiche che ancora oggi rimpiangono di non esserci state per il matrimonio della migliore amica o quando è mancata la nonna"
La distanza dalle persone che ami, non si colma con una skyppata, con una mail, con un post del blog, ma sono tutte cose che ti aiutano, ero sicura di essere stata forte e di riuscire a distaccarmi da tutto, ora ho capito che non è così, vorrei non dire questo, vorrei anche precisare che stare qui mi mancherà tanto.
Vorrei vivere questi giorni come fossero un assolo interminabile che ti fa battere forte il cuore, col sorriso di chi si sente del tutto libero.


When you wake up in the mornin' and look inside your mirror,
You know I won't be next to you, you know I won't be near.
I'd just be curious to know if you can see yourself as clear
As someone who has had you on his mind.




Dedicato a te, a cui non riesco mai a dire quanto ti voglio bene.
 

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