Nuova luce filtra oggi,
almeno cosi sembra, l'Italia s'è desta, e ora fa festa per una volontà popolare ritrovata,
un paese formato da persone e non da sudditi.
La speranza, ora si fa a gara per i meriti tra i quadri di partito (quadri sbiaditi, già conosciuti), la vera rivoluzione sarebbe se queste persone sloggiassero e dessero il via allo svecchiamento del paese, se l'Italia si facesse una iniezione di nuovo, di voglia, di passione allora sì.
Ma per oggi va bene così, un inizio nuovo? Chi lo sa?
foto: parco Beihai, il ponte verso l'isoletta (rivelatrice del mal di cina che mi assale a tratti)
Ma parliamo d'altro:
A Pechino qualche settimana fa, la prima volta che l'ho visto:
Due figure corrono via insieme, inghiottite dalle siepi, dall'angolo della strada, ridono. E nei loro occhi c'era qualcosa che non riesco a spiegare a parole, ma solo a vederlo lo sai, ti scalda. E chissene frega se dura solo un attimo.
Ieri sera, la seconda volta l'ho visto, sotto casa:
Un paio d'occhi scuri famigliari, la voce rotta a tratti meravigliata di quelle parole che non ci arrivano a descriverlo quando me ne parla. E ancora una volta dentro quello sguardo quel qualcosa, che si espande, che ti prende anche se non te ne accorgi, la felicità fino ad esserne pieni.
Qualcosa che è sempre bello riscoprire.
Infine un bisbiglio: "Guarda che esiste"
"Lo so, l'ho visto dentro ai tuoi occhi"
Dedicato a quelli che almeno una volta sono rimasti senza parole, sorpresi dalla vita.
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