"Questi giovani "sfigati". Senza pensione. Per molto tempo, per sempre,
faranno un lavoro atipico e precario. Sicuramente non "monotono". E, per
pagare il debito pubblico accumulato da decenni, dovranno sopportare
grandi sacrifici. Per molto tempo ancora.
Forse, il motivo di
tanto accanimento è proprio questo. Perché se il mercato del lavoro è
chiuso, il debito pubblico devastante, il sistema pensionistico in
fallimento, il futuro dei giovani un buco nero, non è per colpa loro, ma
delle generazioni precedenti. Dei loro padri e dei loro nonni. Della
generazione di Monti, Fornero e Cancellieri. Della "mia" generazione.
Forse è per questo che ce la prendiamo tanto con i giovani.
Per dimenticare e far dimenticare che è colpa nostra."
da Repubblica di oggi.
in realtà ci aveva già pensato bene il Teatro degli Orrori:
è colpa mia se siamo diventati indifferenti
più poveri più tristi e meno intelligenti
perché non mi curo delle tue speranze
è colpa mia se siamo diventati indifferenti
per piccoli egoismi e altrettante bugie
e nessuna spiegazione
...
figlio mio
ci pensi, un giorno
tutto questo sarà tuo.
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