Le esperienze shockanti ti fanno togliere i fronzoli inutili, le paraonie adolescenziali, e ti fanno mettere a fuoco chi veramente conta e per chi conti tu.
Ovviamente quelli che si fanno notare di più sono quelli che non ci sono, che non vogliono vedere, sono indifferenti che se la godono (non so fino a quanto, il contrappasso funziona sempre...)
In questi giorni sono stata sommersa da domande riguardanti il viaggio in Cina 2012, di quelli che partiranno della mia facoltà, ho risposto prima normalmente, poi ho smesso.
Perchè ovviamente non cela faccio, quelle cose stupide anche solo "dove posso trovare il traduttore elettronico" oppure "è necessario fare vaccini" ecco, tutte quante mi portano a covare Odio, tanto odio, perchè io sono bloccata qui, senza via d'uscita prossima!
La prima volta non si scorda mai, rimane per sempre, in ogni tipo di esperienza, non solo quelle amorose. Mi sento vecchia, cho pure i capelli bianchi (urge risoluzione e aiuto per fare la tinta!!!), quando vado a Sani è ancora peggio, sono tutti pronti, con le tesi da correggere, e siamo rimaste solo in 4 stronze ancora a correre dietro ai prof, a disperarsi.
Gli altri semplicemente hanno fatto il loro dovere.
La cosa che mi fa più arrabbiare è l'aver perso tempo, senza volerlo, per colpa del destino, o ancora più precisamente, della sfiga.
Cazzo ho 22 anni, quasi 23, dovrei ubriacarmi dalla mattina alla sera, e invece al massimo posso vomitare virtualmente su questo blog, o ammorbare le mie amiche, che pure hanno i loro cazzi, se permetti.
Mi ricordo ancora, la prima sera che siamo arrivate a Pechino, siamo andate a "mangiare" in un locale sporco e oleoso, non sapevamo nemmeno dire nihao in 7, e quando ci hanno portato il menù non c'abbiamo capito una mazza, perchè la cosa più difficile da leggere sono i menu dei ristorante, soprattutto se non hanno foto dei piatti. Cosi abbiamo letto qualche carattere alla cazzo di cane e a gesti, tanto per far essere subito chiaro che eravamo italiane, abbiamo ordinato, non sapevamo ancora che cosa.
Il risultato erano spaghetti croccanti, che magari li trovate pure dal cinese qui in Italia, quelli del "nido" per capirsi, ma avevamo sottovalutato la passione dei pechinesi per il peperoncino:
Se ci penso ne sento ancora il sapore in bocca, fortissimo. Poi sono tornata nella stanza del dormitorio e ho provato a dormire, non ci sono riuscita, il jetlag mi ha svegliato alle 3 di notte e mi ha fottuto, e in quel frangente che fai? non potevo accendere la luce, la mia compagna di stanza V dormiva, fortunata, e allora ho ripercorso il viaggio di quasi un giorno, in aereo, un viaggio che mi è parso lunghissimo, poi Dubai e le vette dell' himalaya sopra l'India e l'arrivo scombussolato. Mi è parso cosi piccolo il mondo, che con una giornata puoi girarlo e arrivare dall'altra parte, mi sono sembrati cosi insulsi i problemi di casa, i miei, e le paranoie da viaggio, non mi sono messa a preoccuparmi per quello che sarebbe successo dopo, e non volevo nemmeno saperlo, era finalmente solo la MIA vita, e non più me dedita ai problemi degli altri, intrappolata.
Sarà che manco di egoismo o che sono cogliona (probabile), ma vorrei quella pace interiore di quella notte adesso, e anche quegli orridi spaghetti al peperoncino.
E si, voi che state ripartendo e facendo le valigie proprio ora,
voi che già siete in viaggio,
voi che oramai non è solo un viaggio ma una vita,
voi che ancora state leggendo... vi odio tutti!
con affetto, e senza ripensamenti,
马萨
1 commenti:
Daje!
Un abbraccione :)
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