stay hungry stay CHOOSY.

giovedì 1 novembre 2012
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choosy: anche Batman la pensa come la Fornero.
 
In questi giorni ho letto tantissimi articoli in risposta alle affermazioni della Fornero, queste:

 

Anche l'articolo di oggi della mia collega: italia disoccupazione giovanile choosy in fuga
E il blog di CHI VUOLE RESTARE e cambiare le cose: da Nord a Sud
Soprattutto fatevi un giro tra le 12 (e piu) pagine del Tumblr http://choosysaraitu.tumblr.com/

Le ho lette quasi tutte, e non ci sono solo persone di facoltà SEMPRE oggetto di pregiudizi, disprezzo da altri studenti virtuosi, o che è riasaputo che non danno lavoro MA ANCHE DI QUELLE CONSIGLIATE da frequentare (le facoltà scientifiche). Ci sono architetti, agronomi, avvocati, notai, archeologi, economi, studenti di lingue con tirocini in Europa, studenti di fotografia, pittura, dams, teatro (sempre perchè nel paese che rappresenta con la sua storia l'arte e la cultura, adesso questa non fa piu' soldi, e Pompei casca a pezzi) Inolte ho letto di tanti ingegneri informatici, civili e di altre branche espatriati, per forza. E di gente che riporta nelle lettere i migliaia di lavori che ha svolto/svolge tuttora, a nero, quasi in schiavitu', di notte, di giorno, a costo zero. E poi nonostante titoli/specializzazioni/lingue parlate/mestieri non inerenti ma imparati per tirà a campà, che si ottiene?
Ti guardi allo specchio, sei giovane/non più così giovane, e ti fai pena.

Essere choosy/schizzinosi è giusto quando si incontrano situazioni che non dovrebbero esistere tipo:
Non accettare lavori a nero, simil-lavori con contratti a progetto di UN giorno pagati 0.30 cent a telefonata (call center, quelli che quando vi chiamano a casa mandate a fanculo, sono  vostri figli), lavorare senza rimborso spese alcuno.

Non è giusto essere dipinti sempre dai nostri politici e grazie al sistema della goccia cinese (tg che ripetono questi stereotipi ogni giorno) come giovani BAMBOCCIONI, CHOOSY, VIZIATI, SCANSAFATICHE e poi sentircisi veramente, esserne convinti perchè non i giovani in Italia, non conquistano il mondo, ma ne sono inghiottiti.

Io sono fortunata, sono ancora "mantenuta" a casa dei miei, ma lavoro in estate con mio padre che fa il fruttivendolo (cioè alzarsi alle 5, caricare il furgone, andare 150 km lontano e sperare che qualche signora ti compri 5 KG di pesche, che ultimamente è diventato UN KG scarso...). 
Se mi informo della situazione dei miei colleghi laureati da un anno o meno, ecco le loro Opzioni:

-lavorano per il Ministero Affari Esteri (ma su cv appare "tirocinante mae crui"), in paesi lontani, AGGRATIS e SENZA prospettiva di assunzione (come dice il bando), e traducono da/per varie lingue per Consoli con stipendi altissimi che non ne parlano nemmeno una.

-lavorano qui a Roma, ringraziano dio, si fanno un culo tanto e hanno 1 2 3 lavori, per adesso, inerenti alle lingue si, ma quando finiranno? Intanto mettono soldi da parte.

-fanno altri lavori NON inerenti (cameriere commessa QUANDO SEI CHOOSY e lo riesci a trovare, perchè anche per questi lavori al giorno d'oggi ci vuole una laurea in PAZIENZA)

-altri fortunati lavorano per enti tipo camere di commercio che FORSE qualcosina ti rimborsano (è gia' tanto) ma sempre di lavori FUORI dall'Italia parlo, attenzione.

-altri ANCORA PIU' fortunati, possono permettersi una laurea specialistica in traduzione e interpretariato (valida) da 5000/8000 euro di tasse l'anno, grazie mamma e papà.

-altri si sono trasferiti in altre città, per altre specialistiche, sempre a carico di mamma e papa'. 

-infine la maggior parte (direi 6 su 10) sono tornati in Cina, per un corso di lingua di 1/2 anni, sempre a carico dei genitori/con soldi loro messi da parte quando hanno lavorato in Italia prima... e cercano di fare anche la' i vari lavori per mantenersi, cercano occasioni.

E dopo tutte queste riflessioni ancora non ho capito che cazzo farò della mia vita, so solo che quasi sicuramente non potrò sperare di realizzare qualcosa in Italia.
Una lettera delle tante del Tumblr sopra finiva cosi:

"Io non vengo da una famiglia disagiata. Anzi.Io non avevo e non avrei bisogno di lavorare per mantenermi. Inoltre mio padre è un professore universitario, proprio come te. Non nel settore giuridico, ma è un professore universitario. Anzi, ti dirò di più, è anche stato un preside. Mio padre non mi ha mai raccomandato. Non ha mai chiesto favori. Non mi ha mai “inserito”. Con le conoscenze che ha la mia famiglia da qualche parte sarei arrivata. Il problema è:come ci sarei arrivata? Eccomi, a 32 anni, a puntare ancora una volta solo sulle mie forze. A dire “no , grazie, faccio da sola”. E questo è il risultato. Mi concedo un ultimo tentavo. E se anche questa volta mi passerà davanti il cognome dei soliti noti, pazienza. Ma questa volta ho la valigia pronta. E con me tanti altri. A perdere siete voi. A perdere sei tu. Io ho vinto. Perchè ho provato, ho lavorato, ho pianto, ho sudato, ho imparato. Perchè volevo, non perchè dovevo. E quando avrò un lavoro non dovrò ringraziare nessuno se non me stessa. Questo significa meritocrazia. Io ho vinto. E tu? A guardare questo blog non si direbbe. 

Stay hungry. Stay choosy."

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