It's not HER: Shanghai CNY days

martedì 24 febbraio 2015

Dopo aver visto il film HER, un po' per il fatto che era un mondo futuristico, strano, esagerato e anche affascinante, ero ancora più curiosa di vedere questa città (i grattacieli di HER sono pezzi di Shanghai e Los Angeles messi insieme).



Quelli dietro sono grattacieli di Pudong, Sh
 


Theodore abita in appartamento ai piani alti di ShangAngeles

Me la sono sempre immaginata, come in fondo è, grande e piena di grattacieli (che di notte diventano luci/disegni/pubblicità sparati di fronte a te, piccolo occidentale che non credeva nel miracolo cinese: beh eccotelo. Una città di 21 milioni di persone(dichiarati ma sono di più)accatastate in appartamenti in verticale.

Arrivata qui ho trovato tutti super connessi (come nel film) ma col loro fidato Iphone (o di marca occidentale, non sia mai Huawei o Xiaomi di bassa fascia, semmai il nuovo Mate, andato subito a ruba in 3 minuti, più sono costosi meglio è, per dimostrare il tuo status sociale sono essenziali).
Non esistono (non ancora)i software come Samantha di HER (e se mai ci saranno parleranno mandarino urlando e/o con voce di ragazzina svampita cinese). Ma ci sono comunque tanti (troppi) elementi tecnologici: il treno a levitazione magnetica che puoi prendere dall'Aeroporto di Pudong, sui taxi c'è uno schermino tipo tablet che ti invita a interagire, tutti i bambini sono attaccati a giochini della pecorella Yang Yang (che quest'anno con l'anno della capra sarà la mia rovina) e tanto ancora che ancora non ho provato (al Bund il sightseen, la tube ecc.)



 
Il porta sigarette/iphone di Theodore

MA siamo ancora in Cina, una delle tante, quindi è inutile sperare che possano cambiare, ci saranno sempre mille ragazzini vestiti da panda, pantaloni leopardati e piumini color evidenziatore. I nonni li porteranno sempre in giro come un tesoro, tutto ciò mentre litigano per strada, sputano, giocano a mahjong, gli fanno i noodles in bicchiere col thermos dell'acqua calda portato da casa, guardano te occidentale come la feccia della terra e poi i futuri ricchi/dirigenti di questo paese: i giovani business man e le leftover women, tutti in completo, orologio, occhiali, borsa, telefono dell'ultima moda (ovviamente pacchiana o per chi di noi al massimo sarà invitato una volta alla cerimonia degli oscar, non per camminare per strada)è con loro e con i loro macchinoni di grande cilindrata, usati per raccogliere e trasportare tutte le buste dello shopping (vestiti e cose griffate, ma anche immancabili cibi a portare via, perchè il ricco cinese non ha lo chef personale a quanto pare), è con loro che dovremo fai i conti nel futuro.

Questa città nasce, cresce e morirà per i suoi eccessi, per la povertà sparsa nel resto della Cina che la alimenta, per le ambizioni di chi l'ha fatta diventare così, quindi anche di noi occidentali che l'abbiamo eletta seconda città asiatica del business e apriamo qui le nostre sedi aziendali (mentre la prima, ovviamente rimane a Hong Kong). Ma una volta ricchi morirete/avrete fastidi con malattie del sistema respiratorio visto che vivete a Shanghai, provincia di Mordor, con nebbia avvelenata, si ovviamente meno che Pechino, ma sempre tossica a lungo andare.

Ci sono sprazzi di sentimenti migliorati: tante coppie si abbracciano o baciano in pubblico senza farsi problemi, le mamme dei bambini attaccano bottone con me e i figli unici guardano i miei occhi chiari come fossi un alieno, i vecchietti (alcuni) mi sorridono gentili e mi fanno compagnia nella mia zoppitudine. Non sanno dare indicazioni stradali (affidatevi a Baidu map) però ci provano, un po' come facciamo a Roma.

Se volete la città che rappresenta l'eccesso della ricca follia cinese, molto più che Pechino che oramai è stata declassata nella mia testa per dimensioni a paesello di provincia, allora venite a Shanghai. Se per il vostro ego ancora è troppo poco, congratulazioni, siete a casa. Per me non è stato amore a prima vista, ma è pure vero che le novità qui ti bombardano addosso, in tutti i sensi, visto che siamo sotto capodanno.



 
La maledetta capretta Yang Yang, noi abbiamo Peppa Pig, ognuno il suo...

NOTA BENE: NON VENITE MAI IN CINA SOTTO IL CAPODANNO PERCHE' CARATTERISTO, FIGO Ecc. NON LO E'. SE NON L'AVETE CAPITO E' UNA GUERRA: NOTTE E GIORNO BOTTI SENZA FINE, NON DORMIRETE MAI, MA PROPRIO MAI. Comprate le vostre cazzo di caprette di peluche a tema (vedi sopra), la vostra frutta/uova confezionate in cesti rossi, mettetevi in fronte i portafortuna con scritto 福, aspettate qualche giorno fuori dal mainland E POI tornate (non in metro perchè la migrazione al contrario sarà inesorabile), io vi ho avvertito.

Io per ora mi considero una piccola formica senza più steli d'erba e con tanto asfalto da percorrere prima di scriverne ancora. E HER resta una bellissima utopia, un sogno romantico che prende vita solamente di notte, quando i grattacieli si illuminano e magari due sagome si sono ritrovate sulla cima di uno di questi, ad osservare il sogno capitalista cinese dall'alto.


0 commenti: