La verità che ricordavo.

venerdì 17 dicembre 2010
La verità che ricordavo era fatta di una Uno bianca che arriva di corsa, squarciata sul fianco, di orecchini d'oro a forma di mezzaluna, le scarpe col tacco in cui nuotavo provandole, l'odore di cibo e il saper indovinare cosa era stato cucinato, usare le domande per scoprire il complicato mondo degli adulti, il credere a babbo natale e nella bonta delle persone.

La realtà che vedo oggi non riesce nemmeno a stare in piedi, è squarciata comunque, i buchi sono senza orecchini, le scarpe col tacco nell' armadio perchè scomode, la desolazione del frigo e lo stancarsi pure a mangiare, non porsi domande sul mondo ma su se stessi e il non saper rispondere, disilludersi soprattutto in periodo natalizio perchè dimostra le differenze tra le persone che hanno tutto e quelle che non hanno niente. 



"e il sole sale sopra il continente del male sopra il quale sto crescendo
migliorando e dove fingo 
di non essermene accorto
che non sto vivendo... sono morto!

voglio la verità che ricordavo perchè questa è troppo brutta!"

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