Appena tornata da un giorno nella cosidetta "campagna" a nord ovest di Pechino, un paesino arroccato appena sotto montagne ciclopiche rocciose, con due caratteri enormi e rossi scolpiti sopra. Dopo aver finalmente mangiato tante fragole (quelle vere, non quelle grosse e insapore del mercato), aver rimangiato ancora un sacco a casa di questi simil-contadini e esserci rese ridicole con lo spettacolo, che alla fine è diventato una grande ballata collettiva, torniamo a casa, prendiamo birre dalla cassa enorme bene in vista di fronte al povero pastore tedesco di casa, e infragiamo una delle regole nel foglio della gita, non bere (请不喝酒). Se non Mimi 老师 ci vede ancora sveglie (secondo il suddetto foglio, nanna alle 10), e si unisce a noi dopo una iniziale reticenza.
E' una ragazza giovane di 27 anni, una 口语老师 della mia università, viene da una città costiera e vive a Pechino da quando studia all'università, dal 2006. Ci racconta che tipo di uomini le piacciono (i coreani) e perchè (ci ricorda un suo ex coreano), iniziamo a parlare del matrimonio cinese/occidentale a cui è andata una mia amica insieme al suo 中国男朋友, e si vola tra un bicchiere e l'altro sul perchè molte cinesi sono sposate con occidentali (per lo stesso motivo degli occidentali con le cinesi: la diversità e la curiosità verso una persona rispetto a te dell' "altro mondo"), e non ricordo bene come si arrivano a toccare argomenti tabù, del tipo:
il governo cinese e il partito e la questione col Tibet.
Mi ha colpito molto una sua constatazione, tanto vera quanto amara: la maggioranza dei cinesi pensa in collettivo e non a se stesso. La prima cosa che capisci leggendo un qualsiasi libro di storia cinese è proprio questo, sono tanti e la nazione deve essere una sola = grande problema politico in ogni epoca, con imperatori proclamati e poi caduti, spartizione di regni e di nuovo un solo grande 国家.
Ci spiega che nonostante l'apertura di questo paese al resto del mondo, i cinesi rimangono sudditi di una grande causa, anche se gli occidentali gli hanno attaccato il morbo della passione del dio denaro (a sua detta), perchè loro da soli non lo cercherebbero cosi tanto come noi. Infine vi riporto la metafora con la quale ci ha esposto la sua opinione sul Tibet:
"immaginate che io sia una madre che ha già tantissimi figli, ma decido di rendere mio figlio anche un altro bambino, diverso per acconciatura, lingua, religione, lo nutro, mi prendo cura di lui, faccio in modo che possa crescere bene, ma alla fine questo figlio ingrato mi dice comunque: io non sono figlio tuo."
Vista da questo punto di vista la cosa è molto semplice, ma come ben sapete la realtà non lo è. Altra trasvolata oceanica verso L'italia con le sue domande da cinese curiosa:
Perchè Berlusconi non è un buon premier?e poi se l'Italia abbia un altro paese vicino con cui non ha buoni rapporti (come cina e giappone), dalla nostra risposta (la questione più grave adesso non sono gli altri paese ma l'unità stessa del nostro paese, minacciata derisa e oltraggiata dai movimenti indipendentisti del nord e del sud) si torna in Cina, e sorprendentemente Mimi ci dice che lei non approva l'operato del partito cinese, che non esistono partiti di opposizione reali ma che comunque la cosa più importante è che la Cina rimanga sola e unica, e non si divida perchè il solo pensiero per lei è impossibile, lei sente di appartenere a un paese enorme ma non si sente diversa da un cinese di Shanghai o di Lasa o di Hong Kong. E qui come è evidente, è ricaduta anche lei nel pensiero dominante della collettività e del grande paese, ma non è colpa sua, è figlia della sua storia, sarà madre però di una generazione diversa e spero consapevole di se stessa come lo è lei. La cosa più bella è che in Cina fare questi discorsi è una cosa rara, ma lei aveva ben chiaro le sue convinzioni e voleva condividerle con noi povere laowai, studenti di cinese che dopo tre anni spiccicano ben poche parole. Sembrava quasi di essere liberi e di poter esprimere il tuo pensiero, ma alla fine a mezzanotte passata ci congediamo e la lasciamo dormire, lei ci ringrazia per la chiacchierata e ci dice però che tutto quello che è avvenuto (andare contro le regole della gita e contro il partito) era il nostro segreto: 我们的秘密 appunto.
E allora la dark side della Cina ha avvolto ancora la finta campagna cinese e anche Mimi, esausta per aver nuotato contro corrente, almeno una sera.
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