Io tifo per me stessa...che l'Italia mi ha abbandonato!

lunedì 14 giugno 2010
In questo momento milioni di persone sono attente alla prima partita del mondiale dell'Italia.
A questa gente io dico:

State dietro alle rate che avete sul groppone! non fate mutui per andare in vacanza! non indibitatevi ulteriormente per andare magari in Sudafrica e vedere la partita dal vivo!
Ma queste parole già si sono perse...in Italia in 90 percento delle persone si interessa di calcio, chi superficiamente, chi assiduamente, chi solo in occasioni dei mondiali.
Si risveglia l'orgoglio di essere italiani. Vi dico quando si risveglia in me questa sensazione, e succede molto di rado:
-Quando leggo Leopardi, Pascoli, Pasolini, Pavese, Calvino, Benni...e tanti altri
-Quando ascolto i Marlene Kuntz, Subsonica, Bluvertigo, Baustelle, Verdena, Tarm, Mcr, i Ratti, Afterhours, De Andrè...i grandi della musica classica e sopratutto i musicisti moderni, in primis Paolo,
-Quando giro per Roma e posso camminare dentro il foro romano e guardare il colosseo
-Quando sono a lezione e i miei insegnanti sono i maggiori esperti della loro materia e sono richesti in tutto il mondo,
-Quando incontro gente giusta che ti offre tutto il suo panino e anche il tovagliolo e si farebbe uccidere per questo, se non potesse farlo.

Stavamo riflettendo sulle sagre/feste di paese. Qui e nei vari borghi sabini ci sono d'estate e autunno molte di questi momenti di gioia. Quando ero piccola, si partiva ogni domenica per un posto diverso, si mangiava tantissimo, si visitavano bei posti, si chiacchierava e ogni volta papà si faceva un amico. Era la condivisione dei prodotti gastronomici, del vino, delle chiacchiere, delle danze che univa.
La sagra delle fettuccine ai funghi, del pesce, del tarrtufo, della pizza fritta, dell'uva, degli gnocchi, dei tortellini, della porchetta, del cinghiale ecc ecc.
Recentemente mio padre è riandato a una di queste, è tornato triste, c'erano pochi stand, il cibo non era più quello tipico ma solo roba tipica di tutta l'Italia, i venditori di barattoli di marmellate, miele, conserve varie, di formaggi e altro ha detto che erano molto pochi. I soldi che chiedevano per ogni caramella tantissimi. Le persone che ti parlavano erano solo quelle che ti volevano vendere qualcosa.

Quando invece io ero andata alla festa delle Filippine, qualche tempo fa, fu tutt'altra cosa.
Mi sentivo osservata in quanto ero una delle 3 o 4 persone italiane presenti, comunque c'erano stand pieni di roba salata (riso e mille tipi di verdure, con maiale fatto tipo porchetta, spiedini e altro) e di cose dolci (budini, docetti, latte di cocco, granite chiamate HALO HALO fatte di ghiaccio, frutta e latte di cocco mischiati e c'erano anche gli spiedini di banana), Più tutta la roba da bere!
Era veramente pieno di gente, ogni gruppo o associazione aveva fatto uno stand e quasi tutti erano gratis.
Mentre mangiavo mi guardavano, ridevano e mi offrivano dell'altro. Tutti volevano sapere chi fossi, con chi fossi venuta, mi hanno presentato a tutta la comunità di Roma penso! Erano veramente felici di essere là tutti insieme e di condividere il cibo, le risate e le chiacchiere, di ballare e cantare. C'era anche un palco con tanti gruppi di ragazzi che ballavano o cantavano, tutto condiviso, proprio come alle feste di quando ero bambina.

La maggior parte delle donne filippine qui in Italia, come sapete, svolge lavori di colf, badante o di pulizie, altre lavorano in negozi e altre attività. Gli uomini anche posso essere badanti, giardineri, tuttofare, muratori, camerieri, lavapiatti, commessi, venditori vari ecc.
E' gente semplice che vive con poco, ma vi assicuro che quando vai a casa loro, oppure ti vengono a trovare, sono sempre ben felici di portarti cibo e molti membri della loro famiglia per stare tutti insieme, bere tutti insieme. Certo ci sono anche persone "occidentalizzate" il cui sogno è comprare una macchina enorme, o gli ultimi occhiali di D&G, ma la maggior parte ci tiene solo a farti vedere la sua famiglia, il suo mondo.
Comunque ho ricevuto un bel ricordo, e un grande abbraccio collettivo.
Vi porto la mail di un altro Italiano partecipante, mio amico:

Spero che ti sei divertita alla "fiesta pilipinos", almeno hai visto qualcosa di diverso. Anch'io la prima volta mi sono sentito osservatissimo e mi succede tutt'ora perche' loro giustamente non sanno che sono sposato con una filippina da 24 anni e che vado nelle filippine da 22, pero' mangiando di tutto li abbiamo resi felici, non sai quanto, veramente tanto! Apprezzando le loro specialita' loro si inorgogliscono e te li fai tutti amici. ciao   

Vorrei tanto che anche fra noi italani, si tornasse al piacere di stare insieme, senza motivo o ritorno economico dietro, vorrei che i miei parenti fosse cosi, invece loro si chiamano o si sentono solo in casi gravi di malattie e matrimoni o di spartizioni di eredità.



Qualche immagine:

La lezione di oggi? L'affetto non si può comprare...ma si può mangiare, ed è buonissimo!




le "granite" HALO HALO, il nome significa proprio "mischiare"; le palline viola sono gelato o crema di patata americana, che è dolce e sa un po di violetta!
cibo salato vario, non so bene i nomi locali, ma comunque vi assicuro che è molto buono!

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